Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti al risveglio, ricordano qualcosa,
mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato.
cit. Edgar Allan Poe
Benvenuti a Cetraro...
Di origini antichissime,
Cetraro probabilmente fu la prima città marittima bruzia. Il centro
storico è ricco di viuzze,archi e suggestivi scorci. L’accesso alla
città avviene attraverso le tre porte: di Mare, di Basso e di
Sopra, che testimoniano il tempo in cui Cetraro era una cittadina
fortificata. I principali monumenti spesso si trovano in deliziose
piazzette dai suggestivi nomi: "a giorgia", un tempo sede del
mercato, "miezzu a curta" posta al centro del borgo vecchio. La
città fu donata dalla duchessa Sichelgaita, seconda moglie di
Roberto il Guiscardo, all'abate Desiderio IV Epifanio di
Montecassino, per ingraziarlo dei buoni uffici prestati da
quest'ultimo a Melfi, allorché i Normanni si riconciliarono con il
papa Leone IX. Dal 1086 al 1810 Cetraro è stata retta dai
Benedettini di Montecassino.
Diverse sono le teorie sulle origini
del nome. Il nome Cetraro è dovuto all'abbondante produzione di
cedri o di limoni (lat. citrus) che sono nelle campagne
circostanti. Esistono altre etimologie più fantasiose: alcuni
ritengono che l'origine del nome vada ricollegato al fiume Aron (in
verità un torrente dalla scarsa portata di acqua) che attraversa il
suo territorio e Citra-Aron starebbe per "paese al di qua
dell'Aron". Secondo altri il nome avrebbe origini ebraiche: gli
Ebrei navigando verso Santa Maria del Cedro per acquistare i cedri
utilizzati per una loro importantissima festa, giungendo nei pressi
del promontorio cetrarese erano soliti indicarlo come "Kata-rion",
espressione questa a voler indicare che oltre il promontorio si
trovava appunto la meta del loro viaggio.